Il promontorio su cui sorge Agropoli vide la presenza dell’uomo fin dal neolitico, ma solo nelle successive età del bronzo e del ferro fu abitato in modo stabile e continuo da popolazioni indigene dedite alla caccia e alla pesca. I Greci prima e dopo la fondazione della vicina Poseidonia (circa 625 a.C.) la utilizzarono per i loro traffici con le popolazioni locali, chiamando il promontorio con vocabolo greco “Petra” ed edificando su di esso un tempio dedicato ad Artemide, dea della caccia. In età romana sul litorale dell’attuale S. Marco, ad oriente del promontorio ed alla destra del fiume Testene, si sviluppò un borgo marittimo chiamato ERCULA che fiorì grazie alla vicinanza con il porto di Poseidonia (Paestum).
Successivamente segui l’avvicendamento dei Normanni, degli Svevi, Degli Angioini e degli Aragonesi. Dal 1660 al 1806 il feudo di Agropoli appartiene ai San Felice, nobile famiglia napoletana che si unì ai Delli Monti. Nel del XVI e XVII secolo Agropoli fu particolarmente colpita dalle incursioni barbariche, che la spopolarono al punto da ridurne gli abitanti a solo qualche centinaio. Particolare menzione meritano il saccheggio che subì nel 1544, quando furono catturate circa 100 persone, e quello del 1630, in cui gli Agropolesi con l’aiuto di una folta schiera di Cilentani respinsero l’assalto di 700 corsari turchi, che tuttavia riuscirono a portar via sulle navi un notevole bottino e molti prigionieri, ma furono decisamente sconfitti, lasciando anche diversi morti sul terreno. Oggi la cittadina di Agropoli, che solo nel corso dell’Ottocento incominciò ad espandersi oltre il perimetro delle mura medioevali, conserva intatto il centro antico e gran parte del circuito delle mura difensive col portale seicentesco d’ingresso su cui svetta lo stemma gentilizio dei duchi Delli Monte-Sanfelice, originariamente collocato all’ingresso del Castello.
https://www.comune.agropoli.sa.it/
Successivamente segui l’avvicendamento dei Normanni, degli Svevi, Degli Angioini e degli Aragonesi. Dal 1660 al 1806 il feudo di Agropoli appartiene ai San Felice, nobile famiglia napoletana che si unì ai Delli Monti. Nel del XVI e XVII secolo Agropoli fu particolarmente colpita dalle incursioni barbariche, che la spopolarono al punto da ridurne gli abitanti a solo qualche centinaio. Particolare menzione meritano il saccheggio che subì nel 1544, quando furono catturate circa 100 persone, e quello del 1630, in cui gli Agropolesi con l’aiuto di una folta schiera di Cilentani respinsero l’assalto di 700 corsari turchi, che tuttavia riuscirono a portar via sulle navi un notevole bottino e molti prigionieri, ma furono decisamente sconfitti, lasciando anche diversi morti sul terreno. Oggi la cittadina di Agropoli, che solo nel corso dell’Ottocento incominciò ad espandersi oltre il perimetro delle mura medioevali, conserva intatto il centro antico e gran parte del circuito delle mura difensive col portale seicentesco d’ingresso su cui svetta lo stemma gentilizio dei duchi Delli Monte-Sanfelice, originariamente collocato all’ingresso del Castello.
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